La scelta della pittura della cucina ne determina non solo lo stile ma anche la funzionalità e il comfort di utilizzo. Non si tratta soltanto di scegliere il colore ma anche di individuare la tipologia più adatta allo stile di vita che l’ambiente accoglierà. Esistono infatti diverse tipologie di pittura, ciascuna con caratteristiche e prestazioni diverse. Parliamo, in particolare, della resistenza allo sporco e della possibilità di pulire la superficie in caso di macchia. Per quanto riguarda, invece, la componente cromatica, le idee per i colori sono pressoché infinite: dal classico bianco in tutte le sue declinazioni, ai colori pastello e fino agli accenti cromatici più decisi.
Del resto, la cucina è il cuore della vita domestica e merita una progettazione cromatica ad hoc. Imbiancare o pitturare le pareti è utile per rendere più attuale e rifinito l’ambiente ed è un’idea vincente per cambiare aspetto alla cucina senza dover affrontare interventi invasivi. Anche gli arredi possono essere pitturati per creare abbinamenti armonici e interessanti e per rinnovarli senza sostituirli. La pittura in cucina è quindi uno strumento versatile, che offre molteplici possibilità di intervento, ma è molto importante affrontarla con la giusta conoscenza dei tempi e degli strumenti necessari.
Nella foto: Pittura pulibile SoftTouch Olive 45
Scegliere la giusta vernice
Il primo passo da compiere, prima ancora di decidere il colore, consiste nell’individuare la tipologia di pittura più adatta dal punto di vista tecnico. Per farlo senza sbagliare è utile avere le idee chiare sul tipo di attività che si svolgono in prossimità delle pareti interessate, nonché sull’eventuale desiderio o necessità di pitturare anche gli arredi. Fondamentale è anche individuare eventuali aree in cui è più opportuno optare per un rivestimento in piastrelle, come ad esempio la zona dei fuochi, dove il calore prodotto rende sconsigliabile l’utilizzo della pittura. Negli spazi in cui si prevede di preparare i pasti e consumarli e quindi facilmente macchie di cibo e altri liquidi raggiungono le pareti, una delle scelte più sicure è lo smalto Paint Universal: uno smalto bicomponente, opaco, impermeabile e pulibile semplicemente passando una spugna pulita umida. Con lo smalto Universal si possono dipingere anche gli arredi della cucina per creare abbinamenti interessanti, come vedremo meglio più avanti. Anche la pittura Paint SoftTouch è perfettamente pulibile e lavabile con una semplice spugna umida, ed è quindi adatta a cucine “vissute”; la vernice Paint UltraMatt, invece, è una pittura più tradizionale, su cui non è possibile intervenire con una spugna per eliminare eventuali macchie, ed è indicata quindi per pareti meno soggette a macchie e sporco quotidiano.
La scelta dei colori
Il colore ricorrente nella progettazione della cucina è il bianco, tinta che supporta arredi dallo stile diverso, conferisce luminosità all’ambiente e dà una generale impressione di pulizia, fondamentale in questa tipologia di ambiente. Se si opta per questa soluzione è importante sapere che esistono vari tipi di bianco, ciascuno con le sue sfumature, che possono virare verso tonalità calde o fredde tra cui individuare la più giusta per il progetto in questione.
Di tutt’altro carattere è la scelta di un vero e proprio colore, che può essere caldo o freddo, chiaro o scuro, neutro oppure vivace, o ancora, pastello.
In questo caso la progettazione cromatica può seguire strade diverse: pitturare tutte le pareti, pitturare solo una o due pareti, pitturare anche gli arredi per conferire nuova vita e nuovo stile. In ogni caso, quando la scelta ricade sui colori, è molto utile effettuare delle prove colore nell’ambiente in cui la vernice sarà applicata per avere un’idea veritiera della resa cromatica, che può variare sensibilmente in base alla luce naturale e artificiale degli spazi. Uno stesso colore può apparire molto diverso, soprattutto se la scelta avviene sfogliando un catalogo digitale.
Un altro aspetto che può influire sulla percezione del colore è la presenza di altri colori: pavimenti e altri arredi sono infatti un elemento da considerare nella scelta del colore delle pareti con cui si potrà creare un effetto a contrasto, un tono su tono o un abbinamento soft.
Nella foto: Backsplash piastrellato in abbinamento a pittura Universal Desert 22 (ante cucina) e UltraMatt Desert 21 (parete in alto)
Gli strumenti e le fasi della tinteggiatura
È sempre opportuno affidare l’operazione di tinteggiatura a un professionista ma è comunque importante conoscere strumenti e fasi del procedimento per capire cosa accadrà nella nostra cucina durante l’intervento, riuscendo così a prevedere tempi e modalità, ed eventualmente a preparare la casa e predisporre lo spazio necessario affinché tutto avvenga in modo fluido e corretto. Gli strumenti necessari sono vari, alcuni semplici altri più tecnici. Dai teli e cartoni di protezione per arredi e pavimento, alla carta vetrata per rendere il fondo omogeneo, ai pennelli e rulli necessari per stendere la vernice.
Ciascun elemento corrisponde a una fase, a cominciare dalla preparazione dello spazio, in cui si proteggono arredi presenti e pavimento per evitare che si macchino di pittura e si rimuovono eventuali quadri, placche elettriche e altro dalla parete. Una volta organizzato l’ambiente si procede alla preparazione del fondo: in base alle loro caratteristiche (umidità, irregolarità dell’intonaco, ecc) le pareti devono essere trattate nel modo più opportuno, con appositi primer o semplice carta vetrata, ed eventuali fori o fessure, lasciate ad esempio dalla rimozione di chiodi e perni, devono essere appianate con l’applicazione di stucco. Una volta resa liscia la parete si procede con la pulizia, per eliminare residui polverosi relativi alle fasi precedenti. La fase preparatoria è molto importante non solo per la resa estetica della pittura ma soprattutto, per la durata della pittura stessa. Un fondo sporco, polveroso o irregolare potrebbe infatti causare lo scrostamento prematuro della nuova pittura e la necessità di ricominciare daccapo, poco dopo la fine dei lavori.
Stesura e tempi di asciugatura
La parete liscia e pulita è pronta per essere verniciata ma prima può essere indicata l’applicazione di un primer, un rivestimento che rende la parete perfetta per accogliere e trattenere la pittura. Il colore vero e proprio viene poi distribuito sulle pareti della cucina utilizzando rulli e pennelli di varia dimensione. Dopo la prima mano di pittura, si attende l’asciugatura e si procede a una seconda passata per un risultato compatto e uniforme. I tempi di asciugatura da rispettare fra una mano e l’altra dipendono sia dal tipo di prodotto che dalle condizioni di umidità dell’ambiente. È assolutamente sconsigliato procedere a una nuova passata senza aver prima fatto asciugare completamente le pareti.
Nella foto: Ante e parete pitturate con diverse sfumature e diverse tipologie dello stesso colore: SoftTouch Peach 51 (parete) e Universal Peach 52 (ante cucina)
La pittura degli arredi della cucina
Come già detto, alcune tipologie di pittura, come ad esempio lo smalto bicomponente Paint Universal, possono essere utilizzati per le pareti, per gli arredi e per altri elementi della cucina, come per esempio i termosifoni. Questa caratteristica apre a ulteriori possibilità decorative per questo ambiente della casa. In generale, ridipingere gli arredi è un modo per ottenere uno stile attuale e tutto nuovo senza doverli necessariamente sostituire. La pittura è anche un ottimo strumento per riportare in vita elementi di arredo vintage che la tendenza vuole oggi anche in cucina. Dipingere gli arredi o gli elementi fissi (termosifini, battiscopa, cornici delle porte, ecc) è anche un modo per portare un accento di colore nell’ambiente creando interessanti dinamiche cromatiche con gli altri elementi di arredo, con il pavimento e naturalmente con le pareti. È quindi un’ottima soluzione per rinnovare risparmiando tempo, denaro e risorse.