Consigli per riscaldare la casa spendendo poco
Il riscaldamento è una delle voci che può incidere maggiormente sul bilancio familiare; nei mesi in cui le temperature sono più basse, gli impianti domestici vengono utilizzati quotidianamente e ciò comporta un dispendio di energia – che si traduce in una spesa economica maggiore - nettamente superiore a quello che si registra durante il resto dell’anno.
Per questo motivo, è necessario non solo monitorare costantemente il corretto funzionamento dei dispositivi e dell’intero impianto, ma anche fare una serie di scelte funzionali per ottimizzare le risorse energetiche, riducendo gli sprechi e, di conseguenza, i costi. In questo articolo vedremo quali sono alcuni degli accorgimenti che è possibile adottare per riscaldare casa in modo economico, ottimizzando l’efficienza energetica della casa.
Scelta dei pavimenti e delle piastrelle
Uno degli aspetti più importantiper la corretta gestione delle risorse energetiche degli impianti domestici è rappresentato da alcuni elementi strutturali della casa. Oltre al corretto isolamento termico di porte e finestre, infatti, è necessario scegliere in maniera accurata i pavimenti e le piastrelle, in base alle caratteristiche specifiche dell’abitazione o del complesso abitativo in cui si trova la casa.
In generale, per migliorare il rendimento termico ed energetico di un ambiente è preferibile optare per una pavimentazione in legno: il parquet, infatti, si caratterizza per una buona isolamento termico il che vuol dire che le doghe tendono a restare calde d’inverno e fresche d’estate. Lo stesso non può dirsi del gres porcellanato che, pur essendo un materiale versatile dalle qualità plastiche ed estetiche notevoli, dal punto di vista dell’efficienza termica presenta meno vantaggi rispetto ad un pavimento in legno.
Ad ogni modo, le piastrelle in gres rappresentano la soluzione migliore per realizzare i rivestimenti di ambienti piccoli – come ad esempio il bagno o la parete del piano cottura della cucina – in cui è più facile che si verifichino sbalzi di temperatura frequenti e particolarmente significativi; questo materiale, infatti, presenta un’elevata resistenza alle variazioni repentine di temperatura, oltre ad assicurare un eccellente isolamento rispetto all’assorbimento dell’acqua.
La scelta dei pavimenti dipende però anche dal clima della zona in cui si trova la casa: il parquet è la soluzione ideale se l’abitazione è esposta a periodi di freddo intenso particolarmente lunghi mentre il gres – specie se abbinato ad un ‘cappotto termico’ isolante, consigliato in particolar modo quando l’ambiente sottostante non è isolato né riscaldato–costituisce una buona alternativa in particolar modo nel caso in cui l’edificio si trovi in una zona dal clima più mite.
Scegliere i giusti termosifoni
I termosifoni (noti anche come caloriferi) sono di gran lunga i dispositivi di riscaldamento più diffusi in ambito domestico. Sono collegati direttamente all’impianto principale e sfruttano una tecnologia non troppo complessa, che produce calore grazie all’acqua calda viene fatta circolare all’interno dei moduli del calorifero.
Si tratta di dispositivi molto semplici (detti radiatori), dalle linee sobrie ed eleganti (quasi sempre di colore bianco) e molto efficaci, che non richiedono particolare manutenzione (gli interventi vanno di solito effettuati direttamente sull’impianto oppure sulla caldaia che riscalda l’acqua).
Ciò nonostante, per ottenere il miglior rendimento termico possibile, è necessario scegliere la tipologia ed il modello di termosifone che, per caratteristiche, meglio si adatta alle esigenze del singolo ambiente o dell’intera abitazione. I modelli più diffusi in commercio sono di acciaio oppure di alluminio (entrambi hanno sostituito quasi del tutto i vecchi radiatori in ghisa); entrambi presentano caratteristiche specifiche da tenere in considerazione quando si sceglie il prodotto da far installare all’impianto di riscaldamento della propria casa.
I termosifoni in acciaio rappresentano la principale novità del settore, in quanto sono presenti sul mercato da circa una quindicina d’anni; il loro pregio più evidente è quello di riscaldarsi molto velocemente e, al contempo, di raffreddarsi piuttosto lentamente (una caratteristica che può anche risultare controproducente).
I caloriferi in alluminio – economicamente più convenienti e facili da installare - offrono prestazioni complessivamente inferiori, per via della differente inerzia termica: si scaldano velocemente ma si raffreddano più rapidamente rispetto ai termosifoni in acciaio.
Il rendimento di questo genere di dispositivi dipende anche dalle impostazioni di funzionamento della caldaia e dell’utilizzo che si intende fare del riscaldamento: un impianto che lavora principalmente a bassa temperatura risulta parimenti efficace sia con termosifoni in acciaio sia con quelli in alluminio; a questo punto, è il tempo di utilizzo ad essere la discriminante principale per la scelta del tipo di radiatore: quelli in acciaio si prestano meglio ad utilizzi prolungati mentre quelli in alluminio sono più adatti ad un utilizzo dell’impianto di riscaldamento limitato, come ad esempio quello che prevede l’accensione dei termosifoni solo quando la casa è abitata.
Nella foto: Salotto Parquet Rovere
Quale temperatura scegliere per le stanze
Gli impianti di riscaldamento più moderni sono spesso dotati di un sistema di gestione e controllo digitalizzato, per mezzo del quale è possibile controllare i vari parametri di funzionamento dell’intero apparato. Nella maggior parte dei casi, l’impianto sfrutta un display – con comandi analogici o digitali – per modificare le impostazioni principali che in genere sono l’orario di accensione e spegnimento e la temperatura massima dei termosifoni.
Per riscaldare casa a basso costo è importante anche scegliere con cura anche quest’ultimo parametro, in modo tale da assicurarsi di ottimizzare il dispendio energetico. Come si può facilmente intuire, la scelta dipende anzitutto dalle caratteristiche dei singoli ambienti in relazione al lasso di tempo durante il quale l’impianto sarà in funzione (oltre che dal tipo di termosifone).
Per i locali più piccoli si può impostare una temperatura leggermente inferiore di qualche grado dal momento che, a parità di tempo, si scalderà più velocemente rispetto ad un ambiente più grande; in linea di principio è bene evitare di selezionare una temperatura troppo elevata che porterebbe l’impianto ad utilizzare una quantità eccessiva di energia rispetto al reale fabbisogno.
Nella foto: Valvola per termosifone
Come usare i termosifoni
Avere a disposizione un buon impianto e dei radiatori di qualità (efficienti dal punto di vista termico e funzionale) non basta ad assicurare un riscaldamento efficiente dal punto di vista energetico. Per quanto funzionino in completa autonomia (o quasi) i termosifoni vanno utilizzati in maniera corretta, per ottimizzarne le prerogative.
Pochi accorgimenti gratis sono sufficienti ad assicurarsi un rendimento termico elevato. La prima cosa da fare quando i radiatori sono in funzione è quella di evitare di coprirli, sia con tendaggi sia con tessuti di vario tipo (come ad esempio i panni umidi che bisogna far asciugare); in aggiunta, per non limitare l’irraggiamento del calore prodotto dal termosifone, è bene non far costruire dei controtelai in legno per ‘incassare’ il radiatore per farne un elemento di arredo oppure nascondere quest’ultimo dietro un mobile.
Un accorgimento non troppo diffuso ma di grande utilità è quello di installare alcune tavole isolanti sul retro del termosifone per impedire che parte del calore venga assorbito direttamente dalla parete sul quale è fissato; infine, per aumentare ulteriormente la funzionalità dei radiatori, e di tutto l’impianto, è possibile ricorrere a specifiche valvole di regolazione termostatica.
Nella foto: Termosifone con tenda
Utilizza la giusta ventilazione
Di norma, durante il periodo estivo e i mesi in cui il clima è più mite, si tende a lasciare le finestre di casa aperte o socchiuse, così da mitigare il caldo grazie alla ventilazione naturale.
Più in generale, porte e finestre vengono tenute aperte anche per favorire il ricambio d’aria, necessario ad evitare la formazione di cattivo odore all’interno degli ambienti domestici e anche per limitare fenomeni quali la condensa (specie se durante i mesi più caldi si fa spesso ricorso al condizionatore). La ventilazione degli ambienti si presenta più problematica d’inverno, quando all’esterno le temperature sono più basse oppure c’è maltempo. Di contro, far arieggiare le stanze di tanto in tanto è importante, anche durante i periodi più freddi dell’anno.
A rendere più delicata la ventilazione invernale vi è anche un altro fattore: il rischio di dissipare il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento e, di conseguenza, sprecare energia. Per questo è necessario che la ventilazione sia estremamente efficace: è consigliabile aprire tutte le finestre di casa nello stesso momento, per pochi minuti, così da ottimizzare il passaggio d’aria; inoltre è bene effettuare questa operazione durante un giorno di tempo sereno, durante le ore più calde della giornata, quando non c’è ancora bisogno di accendere il riscaldamento o quando quest’ultimo può essere spento con almeno un’ora d’anticipo prima di attuare il ricambio d’aria.
In tal modo, si limita al massimo la dispersione del calore, assicurando a tutti gli ambienti un buon cambio d’aria senza che le stanze si raffreddino eccessivamente.